Concentrazione
Questo modulo di apprendimento è dedicato al fattore di sviluppo «Concentrazione», un presupposto fondamentale alla base di ogni attività sportiva. Scopri come concentrazione, attenzione e focus siano collegati tra loro e come poter mettere in pratica, esercitare e allenare questi aspetti.
Nello sport, per eseguire un movimento è importante percepire ed elaborare informazioni rilevanti. A tal fine, è necessario che la nostra attenzione venga indirizzata in modo consapevole e focalizzata per un periodo di tempo prolungato su queste informazioni rilevanti. Questo processo conscio è chiamato concentrazione.
L'attenzione può essere:
- selettiva (orientata a determinati avvenimenti o ambienti, ignorandone altri)
- divisa (orientata su due o più avvenimenti o ambienti contemporaneamente)
- interna (orientata sulla nostra persona) o esterna (orientata verso ciò che ci circonda)
- ristretta (ampiezza ridotta e percezione di pochi dettagli ma in modo preciso) o ampia (ampiezza maggiore e percezione di molti dettagli ma in modo piuttosto impreciso)
Il breve video che segue mostra come poter modificare il focus attentivo, ovvero in che modo e su cosa focalizziamo la nostra attenzione:
La nostra attenzione è limitata. Non siamo in grado di percepire ed elaborare tutti i dettagli contemporaneamente, né tantomeno di rimanere concentrati dalla mattina alla sera. Utilizzare questa risorsa limitata in modo efficiente e ragionevole è un compito impegnativo, non soltanto per le atlete e gli atleti.
Pertanto, è importante indirizzare attivamente e al momento giusto l’attenzione, focalizzandola sul qui e sull’ora. Ad esempio, se la nostra attenzione viene assorbita da processi interni (focus interno), la nostra coscienza può rimanere «intrappolata» in esperienze passate o eventi futuri. Questo aspetto viene chiarito nel seguente video:
Il periodo di tempo in cui bambini e giovani riescono a rimanere concentrati su un determinato compito aumenta con l'età. Tuttavia, è anche molto soggettivo e dipende in gran parte dalla motivazione e dall'interesse per il compito stesso. Sappiamo che i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni possono concentrarsi per un massimo di 20 minuti, mentre quelli più grandi fino a 30 minuti. Per allenare l'attenzione è quindi importante interrompere le fasi di elevata concentrazione con pause o fasi di recupero (ad es. con il gioco libero), indirizzare in modo consapevole l'attenzione su aspetti rilevanti nel presente (ad es. guardare la palla), utilizzare ripetutamente gli stessi processi e metodi organizzativi (rituali e routine) e allo stesso tempo assegnare compiti diversificati e stimolanti.
In breve, puoi migliorare il focus attentivo del tuo gruppo di partecipanti, considerando i seguenti punti:
- assegna compiti diversificati e stimolanti;
- presta attenzione al ritmo dell’allenamento: prevedi, ad esempio, brevi pause o fasi che richiedono minore attenzione (ad es. giochi di inseguimento);
- indirizza attivamente l'attenzione su aspetti rilevanti (ad es. respirazione, oggetti di gioco, avversari o demarcazioni);
- dirigi l'attenzione dal focus interno (ad es. i pensieri) a quello esterno (ad es. la palla);
- comunica per tempo eventuali variazioni dei compiti;
- utilizza rituali e routine ricorrenti;
- pianifica sempre piccoli esercizi per allenare l'attenzione (cfr. Good Practice);
- riduci tutti i potenziali elementi di distrazione come, ad esempio, lo smartphone, i genitori, la musica, ecc.
Ecco alcuni esercizi che possono aiutarti a capire meglio come allenare l'attenzione e la concentrazione:
Formale significa quando ci si prende consapevolmente tempo per un esercizio. L’obiettivo è di focalizzare l'attenzione su aspetti specifici per un determinato periodo di tempo (ad es. respirazione nella meditazione).
In realtà, qualsiasi attività quotidiana, se svolta in modo consapevole, può diventare oggetto di pratiche informali di mindfulness (ad es. mangiare, camminare, lavarsi i denti, fare stretching).
Nel tennis, durante la fase di volo della pallina la giocatrice o il giocatore dice «flug», poi quando la pallina rimbalza da terra «und» e quando la colpisce con la racchetta «jetzt».
Per canalizzare in modo consapevole l'attenzione e la concentrazione dei tuoi partecipanti, è importante, in primis, determinare dov'è concentrata la tua attenzione e quella dei partecipanti.
Le seguenti domande di riflessione possono servire da stimolo iniziale:
- Come fai a capire dov'è focalizzata la tua attenzione?
- Come fai a capire dov'è focalizzata l'attenzione delle tue atlete e dei tuoi atleti?
- Come puoi cercare di influenzare la concentrazione delle tue atlete e dei tuoi atleti?
Pensa a uno o due esercizi adatti per l'introduzione, la parte principale e il ritorno alla calma da presentare a lezione o durante l'allenamento, che consentano alle tue atlete e ai tuoi atleti di allenare e migliorare la loro concentrazione. Tra questi è possibile ricorrere anche a esercizi informali di mindfulness (ad es. quando si prepara o si distribuisce il materiale o quando si fa una pausa per bere).
Annota almeno tre punti che vorresti attuare in futuro per richiamare attivamente l'attenzione di bambini e giovani del tuo gruppo durante l’allenamento o la lezione.
Prepara esercizi che, nella fase di ritorno alla calma, ti aiutino a richiamare l'attenzione dei partecipanti.
Dai un'occhiata ad altri moduli di apprendimento come quella sulle «Tecniche psicologiche di base». Ti renderai conto di quanto anche qui l'attenzione e la concentrazione giochino un ruolo importante o di come, in alcuni casi, siano addirittura un prerequisito per l’attuazione di queste tecniche.